Sono Nadia. Ho 49 anni, una figlia.

Nadia Mazzasette

Abito a San Giovanni Ilarione, un paesino della provincia di Verona al centro della ridente Val d'Alpone, primo avamposto del Parco naturale regionale della Lessinia.

Queste colline, prevalentemente coltivate con vitigni autoctoni come la Garganega e la Durella, all’inizio degli anni ‘60 e nel pieno del “Miracolo economico italiano”, furono testimoni della nascita e dello sviluppo di un importante polo calzaturiero.

Cosa potevo fare io, da grande, nella vallata delle scarpe? Ricopro il ruolo di product manager e responsabile controllo qualità in un’azienda che commercializza calzature in un settore particolare, quello delle ortopedie e sanitarie.

Professionalmente lavoro nel mondo della scarpe da sempre, potremmo definirla una vocazione innata. Tutto ha inizio nella seconda metà degli anni settanta, quando papà Mario e mamma Giovanna avviarono una piccola attività, una tranceria (la prima fase della lavorazione delle calzature). Così dai tre anni in su ho iniziato a respirare il profumo delle pelli e ho imparato ogni singola fase della lavorazione delle scarpe. Fu subito amore.

Terminate le medie superiori, sono stata assunta in un calzaturificio. Ho iniziato dal basso, facendo la gavetta. Ho eseguito mansioni in tutte le fasi del ciclo produttivo della calzatura: dalla manovia (per i non addetti ai lavori: la manovia è la catena di montaggio che da come risultato il prodotto finito) alla spedizione dei campioni. Ho anche avuto modo di seguire il reparto commerciale e la rete vendita agenti, uscendo anche in vendita presso i clienti. Successivamente mi sono cimentata nella contrattazione con i fornitori per gli acquisti delle materie prime partendo dal calcolo dei consumi e dalla schede tecniche del prodotto.

Laboratorio di papà Mario #1
Laboratorio di papà Mario #2
Laboratorio di papà Mario #3

La curiosità, la dedizione al lavoro e soprattutto aver avuto la fortuna di fare quello per cui mi sento tagliata ha fatto il resto nella mia crescita professionale. Sono stata seguita ed aiutata, nella mia carriera ho avuto vicino persone che mi hanno fatto crescere. Ho cambiato varie aziende, in tutte ho imparato molto, ciascuna esperienza ha arricchito il mio bagaglio culturale e formato il mio attuale know how.

Con un collega modellista - Anno 1994
Alle prese con un catalogo - Anno 1993

Perchè questo sito? No, non voglio fare l’influencer. Semplicemente ora sento l’esigenza di raccontare quello che ho imparato in più di trent’anni di lavoro.